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Restauro e storia della fontana pozzillo in contrada Santacroce

La Fontana di Pozzillo in contrada Santacroce

Storia della fontana Pozzillo in contrada Santacroce.

La fontana dall’alto valore storico artistico e paesaggistico risale al XVIII secolo, più precisamente al 1723, come si legge nella parte frontale.

Venne costruita durante lo scavo del vicino acquedotto Carolino che dal Monte Taburno porta l’acqua fino alla Reggia di Caserta; un’acqua limpida e fresca come riportato nelle memorie dell’architetto Luigi Vanvitelli.

La fontana si trova a cavallo delle valli Caudina e Telesina, fuori dal centro urbano di Sant’Agata de Goti, nella contrada Santacroce, sul terreno di proprietà della famiglia Mustilli dove ancora oggi vengono coltivate le vigne.

Il tracciato dell’acquedotto Carolino passa poco sopra la fontana, taglia la contrada Santacroce e costeggiando il monte Longano, arriva ai ponti della valle di Maddaloni dove si congiunge con i monti della Tifata.

Durante gli anni delle opere Vanvitelliane, come testimonia un atto notarile dell’aprile 1769, don Francesco Andrea Mustilli, “pagò 14 ducati e 7 carlini per la costruzione di un casotto e di una vasca che raccogliesse la poca acqua derivante dai fondi e terreni superiori e che sgorgava in detta via, al capomastro magnifico Bartolomeo Bernascone, uomo di scienza della città di Como, che lavorava alla fabbrica del Regio Canale”.

Si legge ancora nell’atto, che l’acqua serviva “per l’uso e per la irrigazione del di lui fondo” e “…essendo presenti li padroni delli fondi superiori e di tutti i cittadini di Sant’Agata che faticavano in detto Regio Canale, e che passavano e ripassavano per la detta via”…; una tradizione e un rito conservati nelle memorie a conferma dei valori e del forte legame tra la gente e il luogo.

L’acqua sgorga dalla roccia attraverso l’imponente mascherone con lo stemma della famiglia Mustilli a bassorilievo in cui figura la scritta “ORO” che nei secoli ha rinfrescato contadini e tutti coloro che erano di passaggio su quella strada.

Nel 1991 a seguito di un tentativo di furto il mascherone della fontana venne rimosso. Oggi per motivi di sicurezza è custodito nel cortile del Palazzo Mustilli nel centro storico di Sant’Agata de’ Goti.

Nel 2015, grazie alla volontà di alcuni cittadini, la fontana è stata oggetto di un’importante attività di restauro. La fedele riproduzione del mascherone fu opera dell’artista Giovanni Battimiello, affiancato nel completo restauro del sito da Agostino Buffolino, Terenzio Buffolino, Roberto Bagnoli, Mario Oropallo, Pasquale Razzano, Marco Oropallo, Michele Vitolini, Antonio Petrone, con l’importante sostegno della famiglia Mustilli e dell’allora Sindaco di Sant’Agata Carmine Valentino.

Adesso un cartello vicino alla fontana recita le parole che furono di Marguerite Yourcenar: “Così, con un gesto devoto, bere l’acqua nel cavo delle mani o direttamente dalla sorgente, fa sì che penetri in noi il sale più segreto della terra e la pioggia del cielo”.

Il 12 settembre 2015 si tenne la cerimonia di inaugurazione della fontana restaurata con la partecipazione dei cittadini, dell’amministrazione comunale e della famiglia Mustilli.

 

Risorse utili:

 

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